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SUCCESSO DELLE CANTINE RIMINESI CON IL PROGETTO RIMINIREBOLA AL VINITALY DI VERONA

Anche nel 2024 le cantine del progetto RiminiRebola hanno tenuto alto il nome dell’enologia riminese al Vintialy , la più grande kermesse nazionale dedicata al vino. I vini delle 15 cantine erano presenti al Desk situato nel padiglione del Consorzio Vini di
Romagna ed i produttori in persona si sono alternati alla postazione nei 4 giorni di fiera.
Tanti gli ospiti che hanno visitato la postazione, dal Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, all’Assessore Regionale all’agricoltura e Agroalimentare dell’Emilia Romagna Alessio Mammi , all’onorevole Mimma Spinelli sino al critico enologico Daniele Cernilli solo per citarne alcuni.
Il Vinitaly è una vetrina importante per il vino italiano” ha dichiarato l’Assessore Alessio Mammi” e l’Emilia Romagna è presente da protagonista, più di un’ottantina di vignaioli erano in fiera in uno spazio di oltre 2.000 metri quadri. Portare all’attenzione del pubblico il forte legame tra i vini ed il cibo del nostro territorio è un valore aggiunto sempre premiante che ci contraddistingue”.

Nell’affollato desk di RiminiRebola è andato in onda il racconto delle colline, le vigne ed i volti dei produttori del riminese, importante è stata la capacità dei protagonisti di coinvolgere i visitatori con la narrazione del vino e del territorio valorizzando le diversità tecniche delle tre sottozone.
Le visite del Presidente Bonaccini, dell’Assessore Mammi e dell’Onorevole Spinelli hanno trovato il mondo vinicolo riminese presente ed attento “ dichiara il Presidente della Strada dei vini e dei Sapori Sandro Santini “ nello scambio di battute avuto con loro ho potuto percepire il consenso nella nostra capacità di muoverci come territorio, il loro appoggio al nostro progetto ed al nostro operato che porteremo avanti con fiducia”.

Il buon lavoro fatto sulla rebola, il vino iconico del territorio riminese che nell’ambito della Rimini Doc è passato dalle 75.000 bottiglie del 2022 alle oltre 130.000 bottiglie del 2023 con un aumento del prezzo medio significativo, è unanimemente riconosciuto e deve essere il trampolino di lancio per un progetto più ampio che veda coinvolto in prima battuta l’altro vitigno che caratterizza il nostro territorio, ovvero il sangiovese.